Marmo A Colazione

I signori dei decibel (Sondaggio)

In Sondaggi on giugno 29, 2010 at 11:33 PM

La questione è piuttosto semplice. Si è appena concluso un decennio in cui il concetto di rockstar è morto e sepolto. Il divismo tipico degli anni ’90 ha lasciato lo spazio alla vittoria delle realtà alternative e indipendenti sparse nel mondo. E nessuno nega (e sa) questo. Ma rimane comunque interessante (e sopratutto divertente) cercare di capire chi è stata la rockstar più figa del decennio anti-rockstar per eccellenza. Ecco una piccola lista di candidati che potrebbero ambire al premio.

Amy Winehouse Vita dissoluta, alcool, droga e riabilitazioni. E’ finita sul punto di morte, ha sofferto di anoressia, bulimia e psicosi maniaco depressiva, si è esibita in condizioni pietose diverse volte ed è stata arrestata altrettante. Un video rintracciabile su youtube la ritrae mentre fuma Crack e ammette di aver preso “sei valium per calmarsi” e ora soffre da una dipendenza dalla chirurgia plastica. Bruce Willis ha detto di lei: “Mi ricorda Janis Joplin in tutto e per tutto”. Non poteva mancare da questa classifica.

Jack White Nel paese del frastuono selvaggio si è parlato fin troppo di lui. Jack White è l’ultima vera rockstar sopravvissuta al massacro degli anni zero. Il signore indiscusso dei decibel selvaggi. E’ il preferito da queste parti, non lo nascondiamo. Se siete dei lettori di “Nel paese del frastuono selvaggio” sapete il motivo, se non lo sapete andate a rileggere un po’ di post vecchi che non fa mai male.

Joshua Homme E’ stato membro dei Queens of the Stone Age, dei Kyuss e dei Them Crooked Vultures. Ha suonato con Eagles of Death Metals, Mondo Generator, Foo Fighters, Pj Harvey, Fatso Jestson, Like Hell, Mark Lanegan, Master of Reality, Millionaire, Wellwater Conspiracy, Unkle, Melissa Auf der Maur (e non è certo un vanto), Paz Lenchantin, A Perfect Circle e Local H. (Sì ho copiato la lista da wikipedia). Oltre a questo ha riportato un po’ di epica nella figura della rockstar, ha creato quella figata delle “Desert session” e convinto Dave Grohl a tornare a suonare la batteria. Basterebbe questo per essere nella lista. Ma invece, come se non bastasse, si scopa anche Brody Dalle.


Wayne Coyne Se qualcuno è mai stato ad un concerto dei The Flaming Lips sa che la presenza di Wayne Coyne in questa lista è assolutamente imprescindibile. Basterebbe dire che il tipo ha l’abitudine di chiudersi in una sfera trasparente e rotolare sopra al suo pubblico ai concerti. Basterebbe dire che nel palco ci sono una miriade di comparse travestite e che i suoi concerti sono un delirio di colori, coriandoli o palloni giganti. Basterebbe dire che questo tipo ha trovato il tempo di girare un film che si chiama “Christmas on Mars”, che ha capovolto il concetto di rockstar depresso/nichilista/annoiata del decennio e sì diverte (e fa divertire) come un matto. Basterebbe dire che ha organizzato la marcia dei 1000 scheletri ad Oklahoma per Halloween. Basterebbe dire che è uno che se ne va in giro con i calzini verdi con la foglia di marijuana disegnata. Ma il punto vero è che non basta mai. Potremo continuare per mesi citando aneddoti e particolari, ed è questo che fa di Wayne Coyne una super rockstar del decennio.


Cat Power Questa donna ha le palle, punto.

Pierpaolo Capovilla Alcool e uno stile di vita rock n’ roll old style del mandiamo a fanculo tutti quanti.  Pierpaolo Capovilla è un fottuto animale da palco che si nutre del sudore del pogo dei suoi fedeli e del fuoco del rum. Nel tempo libero fa il cameriere all’osteria “Bea Vita” della sua Venezia e le leggende narrano che quando si esibisce, fra le richieste fatte agli organizzatori, ci sia scritto: “Alcool illimitato”. Le sue esibizioni sono dei riti ascensionali alla dea adrenalina fatti a suon di decibel frastornanti (e frastornati) e stage diving selvaggi.

Citizen Berlusconi Il signor B. è stato tutto quello che era possibile essere in questi anni zero. Ne è l’emblema, il tumore, la metastasi, il curatore, il cristo e l’anticristo. Si è scopato questo mondo e quell’altro, ha fatto uno stile di vita da far impallidire gazza gascoigne e il novello Briatore. Le immagini che giungono delle sue feste ai bordi di un vulcano di plastica ricordano alcuni momenti del miglior David Lynch. Ha raccontato di dormire 3 ore al giorno e di passarne altrettante a fare sesso. Ha fatto dei party selvaggi stile Who nei palazzi istituzionali e negli aerei di stato. E noi che glorificavamo John Lennon per essersi fatto un cannone dentro il bagno della regina. Il suo medico personale ha detto di lui: “tecnicamente è quasi immortale”. Se ne fotte dell’educazione e delle buone maniere. Altro che Bob Dylan. Nessuno come lui è stato così dissacrante verso il potere politico. Fa le corna ad una foto con i maggiori politici del mondo, fa gli scherzi di nascondino alla Merkel, da dell’abbronzato ad Obama e accoglie sua moglie sbracciando come se avesse davanti il ficone della porta accanto. Numero uno vero.

Milingo Per essere una rockstar che si rispetti si deve avere nel sangue una buona dose di anticlericatismo e nessuno  ha dimostrato di averne come lui in questi anni zero. E’ stato un esorcista, un guaritore, ma sopratutto si è schierato contro le attuali norme del diritto canonico che impongono il celibato ai sacerdoti cattolici fondando l’associazione Married Priest Now. E’ stato scomunicato nel 2006 e ridotto allo stato laicale nel 2009. Il tutto per un coppo abbastanza importante. Come Lennon ha rinunciato ai Beatles per la sua Yoko Ono, Milingo ha rinunciato al clero per la sua Maria Sung.

Bradford Cox Ovvero “potere ai Freak & i Geeks“. Bradford Cox incarna perfettamente lo stile, piuttosto bello direi, di questi anni zero. E’ l’anti-star per eccellenza e l’anti-figo per antonomasia e da quando è piccolo è affetto da la sindrome di Marfan che lo rende a tutti gli effetti un disabile. E’ un semi-disadattato e proprio per questo diventato un idolo indiscusso, la rockstar per antonomasia degli anni zero.  L’uomo capace di incarnare il culto del “brutto” del panorama indie attuale.

Ed ora a voi, VOTATE! VOTATE! VOTATE!

P.S. Questo sondaggio è aperto. Saranno ben accetti consigli su nuovi candidati a vincere quest’ambito premio.

  1. dimentichi Thom Yorke. Comunque voto Cox perché è il mio preferito tra quelli in lista, ma troppo poco popolare per essere anche generazionale.

  2. Tendo a considerare Thom Yorke un figlio degli anni 90, pur se per tanti aspetti è emblematico di questo decennio

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